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Area Artistico-Culturale

Fare arte insieme agli altri. Mosaici collettivi nel Giardino Museo dell'associazione

Progetto "Perchè l'arte immagin-azione è creat(t)ività. 2022

 Fare arte insieme agli altri. Mosaici collettivi nel Giardino Museo dell'associazione

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Il mosaico può essere considerato il simbolo visivo e concreto dello stare vicini e del condividere esperienze, professionalità ed emozioni. Ogni tessera, ogni scheggia di ceramica è poco interessante se viene considerata singolarmente, ma essa risplende se diventa parte di una creazione complessa. Per fare arte insieme non occorrono studi o specifiche capacità individuali, ma solo una virgola di fantasia, un po’ di ironia e di voglia di giocare e la consapevolezza che ogni persona può dare un contributo significativo ed essere artefice di un’opera innovativa e gradevole da osservare.

A conclusione del progetto "Perchè l'arte immaginAzioni e creat(t)ività", tutti i collaboratori dell’Associazione “La Città del Sole”, si sono ritrovati all’interno del giardino, della sede di Locri, per imparare a realizzare un mosaico, utilizzando una speciale colla e dei frammenti di ceramica, da adagiare su delle sculture in cemento armato precedentemente costruite e raffiguranti due animali fantastici. La giornata dedicata alla conclusione del progetto la si può definire come una sorta di “ultimo giorno di scuola”, in cui è stato portato a compimento e condiviso il lavoro di un anno. Osservare come le sculture abbracciavano lentamente i tanti colori e i motivi concreti e astratti dei mosaici che pian piano andavano a rivestirle, ha permesso a tutti i mosaicisti improvvisati di riflettere su come l’incontro di individui dalla diversa provenienza e dalle diverse abilità professionali abbia fatto sì che si realizzasse un percorso creativo e spontaneo che ha avuto una sua coerenza formale e una sua bellezza.

Alla fine della mattinata, sono stati anche conferiti i premi ai partecipanti al concorso di arte visiva e performativa “Il Mio Saper Fare Arte Insieme Agli Altri”. Il bando di tale concorso prevedeva l’adesione a una giornata di full immersion, di improvvisazione artistico-performativa e la partecipazione e collaborazione di tutti i componenti in modo paritetico alle attività proposte.
La commissione, presieduta da Maria Marchio, presidente dell’Associazione “La Città del Sole”, ha assegnato e consegnato i premi in denaro e natura a coloro che con tanta dedizione, lavorando fianco a fianco, hanno avuto l’abilità di far fiorire tra le loro mani un copioso numero di opere d’arte.  Inoltre, la presidente Marchio ha omaggiato i presenti alla manifestazione con dei rettangoli di stoffa dipinta, ricavati dal taglio delle tele realizzate con i colori ad acqua, durante alcuni precedenti incontri sul territorio della Locride. Nel consegnare gli scampoli di tessuto, è stato sottolineato come ognuno di essi possa essere osservato e ammirato anche come singola opera pittorica. Di conseguenza, per far sì che le stoffe risultino maggiormente valorizzate, è stato consigliato ai partecipanti di adagiare e incollare le tele su un compensato e successivamente appenderle su una parete.

L’atmosfera familiare e il clima sinceramente collaborativo che si percepisce quando ci si avvicina e si inizia a parlare con i membri dell’Associazione “La Città del Sole”, ci porta ad essere molto ottimisti sulla possibilità che questo gruppo di persone avvii nuove attività e nuove iniziative culturali a Locri e negli altri paesi del circondario. Se, infatti, questo lembo periferico di Calabria è ricco di testimonianze storiche e archeologiche, è anche vero che esso ha grande “fame” di nuove manifestazioni che permettano l’incontro tra gli abitanti, che scalfiscano l’auto-isolamento conseguente al lungo periodo di pandemia, e che arricchiscano le relazioni stimolando la partecipazione attiva della gente.

Crediamo, inoltre, che l’approccio internazionalista e multiculturale che caratterizza la tipologia di attività promosse da “La Città del Sole”, conceda ai residenti di questi luoghi di provincia di non fossilizzarsi esclusivamente sul locale e sull’immediato, ma di includere i pregevoli prodotti culturali realizzati nei borghi calabresi, in una dimensione conoscitiva più ampia. Promotrice di una volontà di incontro tra i popoli, la dottoressa Marchio ha insegnato a tutti i partecipanti alle sue iniziative come nell’arte spontanea si è tutti bravi allo stesso modo e come ciò che si realizza con il contributo di più persone sia certamente più originale e interessante di quello che è il frutto dell’opera solitaria di un singolo uomo. Cultura, immaginazione e arte hanno dunque bisogno di ampi spazi, fisici e mentali, e si alimentano grazie all’incontro e alla collaborazione tra esseri umani.

Mariella Scopelliti



Pubblicato il 08/04/2023

Il Metodo Integrato Marchio-Patti

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